«I capelli di Carlo Acutis in vendita online»: oltre 2 mila euro per la reliquia del beato che diventerà santo il 27 aprile. Aperta un’inchiesta
Supera i 2 mila euro il prezzo chiesto e ottenuto per le reliquie vendute online del beato Carlo Acutis, giovane milanese morto nel 2006 per una leucemia fulminante, che verrà proclamato santo domenica 27 aprile nel corso di uno degli eventi più importanti del Giubileo. A far emergere il fatto è stato il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino. Secondo la denuncia del religioso in un esposto già trasmesso alla procura di Perugia, a essere venduti online sarebbero stati alcuni capelli di Carlo Acutis, acquistati da un ignoto compratore al prezzo di 2.110 euro. Il corpo del beato si trova nel santuario della Spogliazione di Assisi. Si ipotizza che con la santificazione Acutis diventerà ufficialmente patrono di Internet, in onore della sua passione per la tecnologia, che utilizzava per avvicinare i suoi coetanei alla fede cattolica.
La santificazione di Carlo Acutis, patrono di internet
La procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, ha già avviato gli accertamenti per capire chi abbia messo in vendita e chi abbia acquistato le reliquie del beato, in quella che appare chiaramente come un’operazione speculativa in vista dell’evento giubilare. I fedeli sperano che entro il 27 aprile Papa Francesco – provato dai problemi respiratori che l’hanno costretto a oltre un mese di ricovero al policlinico gemelli di Roma – possa partecipare di persona alla santificazione con cui verrà canonizzato il primo santo millenial. Nato a Londra in una famiglia borghese, Carlo Acutis era cresciuto a Milan. Studiava al liceo classico gesuita Leone XIII. Quando morì aveva appena 15 anni. Venne stroncato dalla leucemia in sole 72 ore.
